Compostiera: quale scegliere
La migliore compostiera? Quella ecologica!
Devi acquistare una compostiera?
La devi cambiare?
Ti stai interessando alla cosa perchè non ne puoi più di portare i rifiuti all’isola ecologica o di movimentare dei bidoni in strada?
Nella scelta della compostiera esistono alcune variabili fondamentali:
- il materiale di cui è costituita
- la struttura
- il volume
- i sistemi di aerazione
- i sistemi di apertura
Queste sono gli aspetti principali che devi tenere in considerazione.
Vediamo perchè.
Il materiale di cui è costituita la compostiera (o, se preferisci, il compostore!)
Battute a parte, la compostiera è quasi sempre costruita in materiale plastico.
Un primo aspetto importante da considerare è certamente quello ecologico: di quale materiale si tratta?!?
Considerata la destinazione d’uso, il materiale da preferire non può che essere il legno oppure la plastica riciclata!
Questo a nostro parere è il primo aspetto da considerare.
La compostiera d’altronde non ha grosse pretese in termini “estetici”. Un altro aspetto importante è tuttavia la funzionalità e l’efficacia, motivo per cui nel seguito troverai anche soluzioni diverse.
La struttura
Un buon compostore deve essere robusto.
Resistere alle intemperie (es. una grandinata), alle continue escursioni termiche (caldo/freddo).
Il volume: come dimensionare il compostore?
E’ importante dimensionare la compostiera in modo ragionevole.
Da questo punto di vista è importante tenere conto dei seguenti fattori:
- estensione dell’area verde
- quantità di sfalci di erba previsti
- quantità di potature previste
Per ridurre la capacità necessaria è anche possibile abbinare alla compostiera un biotrituratore (vedi qualche esempio a questo link).
Sistemi di aerazione: come funziona la compostiera
Il compostore non è altro che una sorta di “reattore“, ossia di un contenitore predisposto in modo tale da consentire una “reazione”, in realtà un insieme di reazioni, che per funzionare bene in realtà devono basarsi in particolare su processi di trasformazione per ossidazione biologica della sostanza organica presente all’interno.
E’ quindi fondamentale, trattandosi di processi di “ossidazione”, appunto, la presenza di ossigeno: il compostore deve “respirare“.
Non a caso sono presenti dei fori, fessure o piccole aperture, e devono essere presenti in adeguata quantità, per poter consentire al processo di funzionare bene.
Sistemi di apertura: l’estrazione del compost
Siccome il materiale “fresco” viene in tutti i casi inserito nel compostore dall’alto (tramite un apposito coperchio), il compost maturo deve essere estratto dal basso, nella parte in cui il processo è più avanzato.
E’ importante quindi che il compostore sia dotato di comode aperture.
Quale compostore (o compostiera) scegliere quindi?
Qui sotto abbiamo selezionato per te alcune opzioni.
Valuta e fai una buona scelta!
Compostiera in legno
Compostiera in plastica riciclata
Compostiera in plastica…ma non riciclata
La compostiera che segue (purtroppo) non risulta essere realizzata in plastica riciclata.
La segnaliamo ugualmente, tuttavia, per le ottime caratteristiche di aerazione, decisamente importanti per la realizzazione del compost.