Parte 3 | Orto biologico: irrigazione

Come, quanto e quando irrigare l’orto biologico

Fondamentale è prevedere un sistema di irrigazione, a meno che non sia pe te un problema farlo manualmente e con regolarità.

Gli ortaggi hanno necessità di acqua costante, in particolare nei mesi più siccitosi e caldi, ma in ogni caso è indispensabile alla fisiologia della pianta e al suo metabolismo, a partire dalla fotosintesi. Le piante perdono moltissima acqua attraverso le foglie per evapotraspirazione, ed è proprio quella perdita di acqua che consente loro di “succhiare” acqua e nutrienti dal terreno.

Il sistema migliore a nostro avviso è certamente quello dell’irrigazione a goccia.

Irrigazione a goccia: la nostra preferenza

L’irrigazione a goccia consente infatti numerosi vantaggi:

  • porta acqua dove effettivamente è necessaria (alla base della pianta e in corrispondenza delle radici);
  • evita lo spreco di acqua che con sistemi a dispersione (a caduta quali i getti) se ne va sia in forma di vapore, dato il numero di goccioline che aumenta la superficie di scambio, sia perchè raggiunge aree dove l’acqua non serve. In più bagna anche i sentieri, e questo può non essere piacevole!
  • previene lo sviluppo di infestanti.
Foto di Ivan Horvat da Pixabay

Un aspetto importante da considerare quando si vanno ad impiantare gli ortaggi è la dimensione che andranno ad assumere. Questo è peraltro un aspetto da considerare anche nella selezione del passo dell’ala gocciolante.

Al sistema di irrigazione vedremo di dedicare un approfondimento appena possibile.

Quando irrigare?

Meglio la mattina presto. In generale l’irrigazione serale favorisce lo sviluppo di patogeni.

L’irrigazione in pieno giorno comporta inutile perdita di acqua per evaporazione e se effettuata a pioggia può produrre uno shock termico sulla foglie a causa dell'”effetto lente” delle goccioline di acqua. L’acqua inoltre non arriverebbe al momento giusto.

Quanto irrigare?

Non è possibile dare una risposta univoca!

Basta pensare che la quantità probabilmente dovrebbe variare anche da essenza a essenza (aspetto non sempre facile da gestire) ma in particolare in relazione ai seguenti aspetti:

  • tipo di terreno (tessitura in particolare);
  • condizioni meteoclimatiche (temperatura, vento, intensità delle piogge).

La quantità di acqua è bene sia poi messa a punto nel tempo tenendo s’occhio lo sviluppo della pianta e del frutto nonché del terreno.

Irrigazione: che cosa è necessario

Qui sotto alcuni prodotti per realizzare in modo autonomo un sistema di irrigazione.

Quando realizzi il progetto del tuo impianto fai attenzione in particolare ai collegamenti: filettature e tipologia (maschio/femmina).

Programmatore

Il programmatore serve a pianificare e gestire l’irrigazione per il tempo necessario. Se hai anche qualche pianta da frutta potresti scegliere un programmatore a 2 vie, in modo da gestire due circuiti in modo indipendente..

Riduttore di pressione e filtro

Per garantire una adeguata riduzione della pressione è necessario un apposito

Tubo di collegamento

Il tubo di collegamento è di fatto il condotto principale che esce dal programmatore e collega le singole valvole che alimentano i vari tratti di ala gocciolante.

Valvole

Tra il tubo collettore principale e i tratti di ala gocciolante (in parallelo) è necessario installare appositi raccordi a “T” e (consiglio) apposite valvole per poter aprire e chiudere esclusivamente i tratti di interesse ed evitare inutili sprechi di acqua.

Un consiglio: controlla bene che i raccordi siano compatibili (es. tubo diametro 16 mm, filettatura 1/2 o 3/4)

Ala gocciolante

Per “ala gocciolante” si intende il tubo forato che rilascia le gocce di acqua nei punti di interesse.

Ne esistono di varie tipologie. Il consiglio è fare attenzione alla distanza tra i fori (in base alla tua pianificazione dell’orto).

Non sarà strettamente necessario utilizzare ala gocciolante “autocompensante” se userai un sistema in parallelo (a “pettine”, collettore principale e tratti di ala gocciolante relativamente corti).

Tappini

I tappini dovrai collocarli al termine di ogni “ramo” di ala gocciolante. Anche in questo caso è importante fare attenzione al diametro del tubo.

Accessori: teflon e…accendino!

Il teflon potrà servirti per sigillare le filettature.

Per poter ammorbidire la plastica avrai necessità anche di un accendino: scaldando con la fiamma l’estremità del tubo per alcuni secondi riuscirai agevolmente ad infilarlo sul raccordo.

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